He perdido a Marseille (ITA)

He perdido a Marseille
ESP – FR – IT

La storia

Marsiglia, mattina presto. È il 2 aprile 1939, il giorno dopo il proclama con il quale Franco ha dichiarato la “fine” della Guerra Civile in Spagna. María Luisa, rifugiata spagnola in Francia, è al Vieux Port alla ricerca del suo gatto Marseille, che manca da casa da qualche giorno. Dapprima un giovane francese le si avvicina e cerca di rifilarle qualche volantino della Jeunesse Communiste – il tutto invano. Poi è la volta di una ragazza italiana, Elena si chiama, che le racconta il motivo per cui ha lasciato l’Italia e cosa si ritrovi a fare in Francia.

L’uno e l’altra sembrano volere qualcosa di molto importante da María Luisa… lei li ascolterà? Li aiuterà? E, cosa che le sta ancora più a cuore, ritroverà il suo gatto Marseille?

Il corto è il terzo ed ultimo capitolo nella trilogia #Europe21 – una trilogia di cortometraggi girati a teatro e il cui tema principale è l’Europa di oggi (le sue lingue, la sua società, il suo passato e futuro.) Ambientato nel giro di poche ore il 2 aprile 1939, il corto mette in risalto la situazione drammatica dell’Europa di quell’anno, fra la “fine” proclamata della guerra Spagnola e il sentore che un altro conflitto, ancora più grande, fosse sul punto di esplodere.

He perdido a Marseille esplora anche la situazione dei rifugiati (di ieri, di oggi) e il significato più profondo dell’impegno politico e sociale, nel conflitto generato dalla lotta contro il totalitarismo e il distacco della sopravvivenza personale.

Disponibile in versione unica: français, español, italiano.

Il corto è stato finalista ai Festival del cinema di Argenteuil e Auber (entrambi a Parigi), e selezionato per la migliore interpretazione femminile (Mayil Georgi) al Golden Short Film Festival.

Con Mayil Georgi, Maxence Dinant & Carolina Gonnelli

Scritto da Francesco Baj

Regia: Flavio Marigliani

Cameraman: Marco Aquilanti

Tecnico del Suono: Edoardo Saolini

Editing: Nuvole Rapide Produzioni

Prodotto da Teatro Multilingue®

Foto di scena: Violetta Canitano


“Y qué es una frontera exactamente, ¿eh? La calle paralela a la tuya. El edificio cerca del tuyo. El piso de en frente, y la pared que te separa del vecino.

María Luisa

« Je vous parle de la situation en Espagne…

Madrid est tombé… perdu… »

François

“Altri scapperanno, altri réfugiés, transitaires, immigrés clandestins, e verranno tutti da questo mare, cette mer ici, credi che non lo sappia?”

Elena

“Slick and thought-provoking: it forces us to reckon with a very recent piece of political history.”

gabriele uboldi @undonetheatre

“Intriguing to watch. A clear sense of character.”

The Basic theatre reviewer (london)
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